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    Scuola

    Mi occupo di scuola sia come Psicologo, che come Docente di Scuola Superiore di Secondo Grado, e sono il referente (Legge 71/17) del Bullismo e Cyberbullismo.

    L’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), definisce la Salute come

     

    “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”

     

    Il Ministero dell’Istruzione ed il Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi, nel 2020 hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa per il supporto psicologico nelle Istituzioni scolastiche, indicando delle linee di indirizzo per la promozione del benessere psicologico a scuola (Prot. MIUR CNOP)

     

    L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce Benessere come una condizione in cui :

     

    “l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni”.

     

    Salute significa anche aver la possibilità di “sviluppare e mobilitare al meglio le proprie risorse, in modo da soddisfare prerogative fisiche, mentali, sociali e materiali. “ (cit. Prot. MIUR CNOP)

     

    L’OMS, per la promozione della salute e del benessere nei contesti scolastici, sottolinea come sia fondamentale:

    →“favorire la salute e l’apprendimento con tutte le misure a sua disposizione; “

    →“coinvolgere gli operatori della sanità e dell’istruzione, i dirigenti scolastici, gli insegnanti, i sindacati, gli studenti, i genitori, i fornitori di servizi sanitari e i leader della comunità nel tentativo di rendere la scuola un luogo sano;”

    →“impegnarsi a fornire un ambiente sano, l’educazione sanitaria scolastica e i servizi sanitari della scuola, insieme a progetti e attività di sensibilizzazione scolastica/comunitaria, programmi di promozione della salute, anche psicologica, per il personale, programmi per la nutrizione e la sicurezza alimentare, opportunità di educazione fisica e ricreazione, e programmi di consulenza, sostegno sociale e promozione della salute psichica;”

    →“attuare politiche e pratiche che rispettano il benessere e la dignità dell’individuo, forniscono molteplici opportunità di successo e riconoscono i buoni sforzi e le buone intenzioni, nonché i risultati personali;”

    →“sforzarsi di migliorare la salute del personale scolastico, delle famiglie e dei membri della comunità, nonché degli alunni;”

    →“lavorare con i leader della comunità per aiutarli a comprendere come la comunità possa contribuire alla tutela della salute e all’istruzione o la comprometta.”

    (cit. Prot. MIUR CNOP)

     

    Lo Psicologo ha quindi come aree di intervento a scuola:

    Supporto organizzativo all’istituzione scolastica
    A supporto del Benessere Lavorativo, azioni di prevenzione dello stress da lavoro correlato, di miglioramento della comunicazione e delle relazioni interne e esterne alla scuola.
    Il Monitoraggio del “clima organizzativo” è un altro importante strumento di valutazione e prevenzione.
    lo Psicologo supporta l’organizzazione della scuola anche per la parte più strettamente educativa, in particolare nella valutazione e nell’introduzione di nuove metodologie didattiche.

     

    Supporto al personale scolastico

    Il personale scolastico viene supportato in varie aree:

    • il Benessere personale;
    • uso di strategie psicologiche e educative per la gestione della gruppo classe;
    • studio e sostegno delle strategie di interazione e lavoro con gli studenti;
    • promozione delle risorse degli studenti

    A completamento di queste aree si utilizzano strumenti quali il monitoraggio e la creazione di di spazi di ascolto.

     

    Supporto agli studenti

    Supporto Psicologico alla dimensione emotiva da attuare con un ascolto non giudicante ed accogliente, raccogliendo dai bisogni degli studenti, proponendo interventi, o inviando ai servizi esterni.

    I momenti critici a livello emotivo saranno così supportati, dando al gruppo e al singolo delle strategie utili per potenziare le risorse.

    L’ascolto, il sostegno e il contenimento dei vissuti emotivi, potrà essere attivato in vari modi: sportello e/o gruppi di ascolto, iniziative di condivisione con la classe.
    Supporto alle famiglie
    Facilitare una migliore comunicazione tra i vari soggetti: la scuola, i docenti, gli studenti, i genitori.

     

    Contrasto all’abbandono scolastico (drop-out )

    La prevenzione della dispersione scolastica, coinvolge i docenti con incontri di psicoeducazione, seminari su didattica e relazione in classe.
    Per gli studenti sviluppo/potenziamento della comunicazione e delle relazioni, educazione alle abilità psicosociali (life skills) quali p.es. capacità di risoluzione dei problemi (problem solving), il pensiero creativo, la capacità di relazionarsi, la gestione dello stress e delle emozioni.

    Gli interventi per gli studenti possono comprendere discussioni di gruppo, attività esperienziali, valutare e analizzare aspettative e bisogni con somministrazione di questionari.

     

    Violenza, bullismo, disturbo della condotta
    Il Disturbo della Condotta si manifesta nella violazione delle regole e dei diritti degli altri, in modo persistente e ripetuto, con senso di colpa molto ridotto.

    Queste condotte si esplicano in aggressioni di vario genere a persone e/o animali, danneggiamenti alle cose altrui, furti, menzogne per ottenere dei vantaggi indebiti, intimidazioni, uso di armi e di altri oggetti contundenti per arrecare danni alle cose ed alle persone.

    Spesso si presenta insieme al Disturbo Oppositivo Provocatorio, al Deficit di Attenzione/Iperattività, alla Depressione, all’Ansia, ai cambi d’umore, scarso rendimento scolastico.

    Il Bullismo si manifesta nella prevaricazione dell’altro in varie forme sia fisiche che verbali che attraverso strumenti digitali, in particolare i social network.

    Il Bullismo è quindi un comportamento aggressivo che viene pianificato, le vittime sono scelte fra coloro, per cui non si ipotizza rischi di ritorsioni o di protezione di un adulto.

    Il Bullo si identifica con il potere, è più forte socialmente e/o fisicamente, ed agisce di fronte ad una platea, e/o con la complicità di “amici”, nel momento in cui la vittima è sola e non si può difendere.

    Le forme del Bullismo sono un agire fisico, atti violenti diretti contro la vittima, verbale manifesto, p.es. offese derisioni prendere in giro, verbale nascosto, p.es. mettere in giro voci offensive e false, sociale, p.es. escludendo la vittima, manipolativo, denigrare la vittima con i suoi amici vittima fino a mettere in crisi, o rompere le amicizie e le relazioni.
    Oltre al Bullismo si ha il Cyberbullismo in cui, soprattutto nel social network, si diffondono contenuti denigratori o si creano gruppi contro la vittima.

     

    Comportamenti a rischio delle dipendenze
    I docenti sono i primi che durante le attività in classe osservano comportamenti, che sono indicatori indiretti di studenti a rischio dipendenze da sostanze. Questa osservazione in classe richiede poi una attività di supervisione e affiancamento da parte dello Psicologo, che sarà coinvolto anche nel facilitare, e orientare, il contatto con i servizi coinvolti nella prevenzione e gestione delle dipendenze (servizi sociali, servizi sanitari ecc..).
    Si sono affermate nuove dipendenze che riguardano attività socialmente accettate (come p.es. uso dei cellulari con cui si gioca ai videogames, si interagisce con i social network) oppure attività quali l’alimentazione.

     

    Studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), con Bisogni Educativi Speciali (BES), diversamente abili.

    Lo Psicologo supporta i docenti nella definizione del Piano Educativo Individuale (PEI) per gli studenti con disabilità, e Piano Didattico Personalizzato (PDP) per gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), e per quelli con Bisogni Educativi Speciali(BES).
    In questi documenti si definiscono vari obiettivi: educativi, sociali, didattici; le metodologie didattiche da utilizzare, gli strumenti compensativi (p.es. l’utilizzo di mappe concettuali e calcolatrice) e dispensativi (p.es. riduzione delle prove, maggior tempo a disposizione); i criteri di valutazione.

     

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    Alessandro Caraglio – MioDottore.it